17 aprile 2011

GIAPPONE: DECENNIO PERDUTO O PREPARAZIONE A.....?

Aprile (26)
Introduzione alla lettura
17/04/11

Agli inizi degli anni '90 in Giappone scoppiarono con una certa violenza le bolle sull'azionario e sull'immobiliare, arrivate entrambi a prezzi incredibili. In pochi anni.....


GIAPPONE: DECENNIO PERDUTO O  PREPARAZIONE A.....

      Prima di arrivare all'argomento che mi interessa trattare debbo fare una piccola cronistoria di quanto successo in Giappone negli ultimi 25 anni e che ha poi portato a quel fenomeno economico  che va sotto il nome di decennio perduto.

      Dopo gli accordi del Plaza del 1985, in cui si era decisa la rivalutazione dello yen e del marco nei confronti del dollaro, l'immobiliare e l'azionario giapponese salgono a livelli incredibili. In quattro anni i prezzi azionari passano da poco più di 12.000 punti dell'indice Nikkei a oltre 38.900. Anche i prezzi degli immobili e dei terreni triplicano.

     All'inizio del 1990 l'indice Nikkei crolla a 19.782 e poi in più di un decennio arriva a poco più di 8.000 punti (2003). Nel frattempo, con circa un anno di ritardo, anche il settore immobiliare incomincia la caduta. Una crisi che sarebbe potuta essere gravissima viene invece apparentemente guidata in maniera tale da non risultare traumatica. In Giappone pur in presenza di persone e società che avevano fatto il passo più lungo della gamba, c'è stata, per formazione culturale, una resistenza a chiedere il fallimento del debitore da parte creditore. Poi il  deciso ribasso del costo del denaro dall'8% del 1991 allo 0% del 1999) ha contribuito apparentemente, ripeto  questo termine apparentemente,  ad avere un'azione salvifica nei confronti dell'economia.

     Nei fatti più che un decennio perduto, quello analizzato è stato un decennio di preparazione a..... qualcosa di più importante e grave, di cui sarà da ritenersi responsabile la politica economica della Boj in quegli anni.

      Abbassare il costo del denaro a zero non ha risolto i problemi, al contrario li ha ingigantiti. Un sistema fortemente indebitato, non ha trovato in pratica giovamento dalla violenta riduzione del costo del denaro. Il paese si è trovato di fronte ad una crescita economica anemica come sempre quando ci si lascia alle spalle un periodo di crescita dovuto al debito. Ma il Giappone ha potuto evitare guai peggiori semplicemente perchè nel frattempo la sua struttura economica, fortemente orientata all'esportazioni, ha potuto usufruire di economie  in costante espansione. Ma oggi, con l'economie dei paesi occidentali che non tirano più, i nodi stanno arrivando al pettine, aggravati dalla scellerata politica monetaria della Boj.

      Si perchè nel frattempo questa voglia smodata di salvare tutto e tutti ha permesso al Giappone di passare da una politica di bilancio in attivo a un debito pubblico di oltre il 200% sul pil. Finora la forte capacità di risparmio dei giapponesi ha permesso un atteggiamento di benevola complicità da parte delle istituzioni economiche internazionali, finora appunto.

     Resto del parere che non di decennio perduto si debba parlare ma di decennio di preparazione a...
Continuo a pensare che uno stato colpevole di aver lasciato correre l'economia a briglia sciolta diviene ancor più colpevole quando cerca di salvare tutti gli imbecilli che hanno fatto il passo più lungo della gamba. Pensare di poter accogliere tutti a bordo della  scialuppa di salvataggio stato non può che portare all'affondamento della stessa. Con la beffa, per le persone che si erano comportate saggiamente, di vederle coinvolte nel “suicida salvataggio” degli imbecilli. In Giappone, come in America, come in Europa. Come sempre è accaduto, nella storia dell'umanità. Altro che decennio perduto.

                                                          Paolosenzabandiere

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