19 marzo 2011

IL TRICOLORE E IL 150° ANNIVERSARIO DELL'UNITA' D'ITALIA.

Marzo (15)
Introduzione alla lettura
19/03/11


Per molto tempo, per troppo tempo, una certa sinistra ha regalato a una certa destra l'idea di nazione, di patria compreso la nostra bandiera, il tricolore. Si è dato spazio a tutto ciò che ha rappresentato sempre il contrario di quello per cui i nostri bisnonni hanno lottato nel corso degli ultimi secoli.....


IL TRICOLORE E IL 150° ANNIVERSARIO DELL'UNITA' D'ITALIA.


    Non è la prima e non sarà l'ultima volta. Coloro che per parte politica hanno sempre combattuto il progresso, che se hanno mai impugnato armi lo hanno fatto contro la libertà, per sopraffare gli uomini liberi, oggi tentano di riciclarsi come il nuovo che avanza e magari, per i loro sporchi scopi usano tutti gli strumenti, compresi quelli che hanno sempre ostacolato fino ad un attimo prima.

     La nostra bandiera, il tricolore, nasce il 18 ottobre 1796 e viene da lì a pochi mesi adottato come bandiera della nascente Repubblica Cispadana che l'anno successivo diventa Repubblica Cisalpina, con l'ingresso della Lombardia. Inutile dire da che parte stavano i reazionari di quei tempi. I “Ghe pens mi” di allora sicuramente erano intenti a pappaccicciare con gli austriaci, e con tutto quello che di reazionario era presente nell'Italia di allora. Con i Borboni e con i preti, con  le armate del “cardinal Rufo” e con i mariani assassini e forcaioli di Arezzo. Il loro odio era sempre e comunque contro i democratici, i libertari, a favore della reazione. Non ho difficoltà a collocare l'onorevole Gasparri, l'on La Russa e compagnia bella, sempre e comunque dalla parte della reazione, contro le idee di  libertà e contro il tricolore che le rappresentava.

    Andiamo avanti. C'era poco di reazionario nei 1000 giovani che al comando del generale Garibaldi, dell'eroe dei due mondi (dall'America Latina alla Comune di Parigi del 1870) andarono a combattere per la riunificazione dell'Italia.

      E poi un po' per volta sono arrivati loro. Gli acerrimi nemici del tricolore, da sempre, poco per volta, con il loro ignobile nazionalismo, con i loro interessi inconfessabili, al soldo dei vari mercanti di cannoni nazionali, distruggendo centinaia, milioni di vite, nella prima e nella seconda guerra mondiale hanno usato sempre più il tricolore per i loro incoffessabili scopi. Si sono alleati con i peggiori movimenti che solo menti malate potevano creare. Questi figuri  hanno portato il tricolore a sventolare, a marciare accanto  ai nazisti.

     Cosa c'entrano questi tristi figuri con la bandiera della repubblica Cispadana e Cisalpina poi? Nulla. Per troppo tempo, un sinistra sciocca, ha lasciato che gli ignobili reazionari di sempre si impadronissero del tricolore per loro uso e consumo. È tempo di strappare quel tricolore che è nato come bandiera di lotta e di libertà dalle mani di coloro che quella libertà hanno sempre combattuta.

                                                           paolosenzabandiere



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