24 marzo 2011

IL NUOVO CHE AVANZA II°. BONDI E I “CASI PIETOSI”.

Marzo (17)
Introduzione alla lettura
24/03/11


     Questi sono tempi brutti. C'è in giro tanta gente, cassa integrati, precari, lavoratori del settore delle pulizie, altri, che tirano avanti con meno di mille euro al mese, e ci sono persone che il lavoro neanche ce l' hanno. La disoccupazione giovanile è quasi al 30% e poi ci sono i..... “casi pietosi” del ministro Bondi.....



IL NUOVO CHE AVANZA. BONDI E I “CASI PIETOSI”.

     Ci sono persone che in questo periodo di crisi non sanno come andare avanti. Donne anziane che  vedi piangere (mi è stato riferito dal mio amico commercialista) nell'androne di casa perchè dopo aver pagato tutte le bollette possibili e immaginabili le restano solo due banconote da 50 € per andare avanti un mese. Ci sono padri, madri, che non sanno come mandare avanti la propria famiglia. Che darebbero la vita per aiutare i propri figli ma non hanno un euro per farlo. Persone che sognano “le duemila ma anche le mille euro” come soglia tra un possiamo farcela e il futuro più nero. Gente che comunque non si sognerebbe mai di pietire soldi dallo stato. Ai suoi figli, alla sua e alla loro vita, vogliono pensare da soli. Solo desidererebbero un lavoro, no, non il migliore, solo un lavoro, un cazzo di lavoro qualunque che permetta di sopravvivere!

     E poi c'è il nuovo che avanza. Quelli della seconda repubblica. Che fanno politica per gli “altri”, mai per sé. Parlamentari di questo stato che percepiscono, euro più, euro in meno, sui 15.000/20.000 € (almeno quindicimila, dico quindicimila €) al mese. Poi, siccome la carne è debole magari si ha la fortuna di trovarsi anche una compagna, anche lei parlamentare,  e siamo ad altri quindici o ventimila euro. Poi essendo delle persone capaci o anche semplicemente con le conoscenze giuste, diventi anche ministro. Non so quanto sia la stipendio in questo caso. Credo che si debba aggiungere altri 10.000 €, almeno.

     Facciamo un po' di conti? Euro più, euro meno  entrano nella tua famiglia allargata tra i 40.000 e 50.000 euro al mese, se non hai poi la fortuna di trovare qualche buontempone che ti paghi pure gran parte della tua casa, o cose simili, ovviamente a tua insaputa. Ma le cose belle non vengono mai da sole. L'ex marito di tua moglie è disoccupato. Ci può pensare la signora con il suo stipenduccio? Non non è possibile, il bon ton lo vieta, un uomo pagato da una donna, via! È  meglio pagato dal ministero diretto da te. Tuo figlio acquisito, ancora studente universitario vuole i soldi per le sigarette e per tutto il resto, ma  soldi dalla  famiglia non ne devono uscire per il pargolo, diamine! Sarebbe così diseducativo! C'è sempre mamma stato, il ministero con qualche bel contratto a risolvere il problema.

     Scoperto, ma che brutta parola caro ministro, dai soliti invidiosi, quasi non comprendi la gravità dell'accaduto, anzi al contrario ti senti quasi un benefattore, uno che risolve come hai detto “casi pietosi”. Di ringraziare lo Stato per quello che dà ogni mese alla tua famiglia e di farti personalmente carico dei  vari componenti della stessa, senza chiedere null'altro a chicchesia è una cosa che va al di là  della tua comprensione.

     Ma su questo non sei solo. È tutto il fronte del “nuovo che avanza che è stato solidale con te, che si è battuto perchè non passasse la linea di chi chiedeva le tue dimissioni, per questo e per altre cose legate sempre al tuo ministero. Questo fronte compatto che dopo essere baciato dalla dea bendata ogni mese dell'anno, di ogni anno, sotto forma di uno Stato eccezionalmente prodigo nei  vostri confronti, resta comunque così irriconoscente verso il proprio benefattore, così avido dentro, così insensibile alla “res publica” da pensare che tutto gli sia dovuto. Ovviamente questa tendenza a “disinteressarsi” dei conti dello stato non è purtroppo esclusiva prerogativa del suo schieramento, anche se voi su questo siete infinitivamente più bravi.
     Sembra che i due beneficiati dallo stato, della sua famiglia allargata, abbiano cessato la collaborazione con il suo “ex” ministero ma  questo non l'esenta dall'essere comunque giudicato.

     Resta il fatto che dopo aver respinto la richiesta di sue dimissioni, ora che lei si dimette, con molta calma, viene ringraziato alla grande dal suo capo in persona, il grande Lù il padrun de quasi tut. Però devo convenire che di un vero e proprio “caso pietoso” si trattava. Della vostra mostruosa avidità e dell'assoluta mancanza di riconoscenza verso un'istituzione che vi ha fatto solo del bene.

                                                     paolosenzabandiere


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