21 febbraio 2011

SILVIO, LE DONNE E GLI ITALIANI. LA TRAGEDIA DI UN PAESE RIDICOLO

Febbraio (4)
Introduzione alla lettura
21/02/11


Ci sono post che non vorresti scrivere mai. Questa è una di quelle volte. Quanto successo nella villa di Arcore è nulla in confronto al comportamento della maggioranza delle donne e degli uomini italiani sulla vicenda in questione. Quasi da dire meglio Silvio, con la sua malattia, che gli italioti  che lo giustificano........


SILVIO, LE DONNE E GLI ITALIANI. LA TRAGEDIA DI UN PAESE RIDICOLO
    
 Che io non ami questo paese, che detesti gli italioti, i responsabili dell'altrimenti resistibilissima ascesa del nostro Lù, il padrun de quasi tut, è un fatto incontestabile. Per questo dopo lo scandalo di Arcore e l'uscita di sondaggi che lasciavano praticamente le cose come stavano, come se non fosse accaduto nulla, non mi ero stupito più di tanto. Solamente c'ero  andato giù pesante nel pensiero, più del solito, con delle affermazioni che mi sentivo di fare ma che al contempo avevo pudore nel manifestare.

     Avvertenze. Quello che segue sarà un linguaggio crudo, volutamente crudo, che può irritare gli amanti del politicamente corretto ma il sottoscritto pur avendo il suo  personalissimo parere se ne sbatte dei desiderata delle persone e di come le cose dovrebbero essere per avere la loro approvazione. Mi sento spesso un alieno capitato per caso nel pianeta delle scimmie e devo fotografare situazioni per come sono, non descriverle per quello che sono i miei o gli altrui desideri. Altrimenti accade quello che è successo ai tanti Carlo Pisacane nella storia di questo paese. Pensare a un popolo che ci aspetta con impazienza, per essere da noi liberato, quando l'italiota non ha alcuna intenzione di  togliersi dalla sua condizione di servo.

     Caro lettore fantasma scusa lo sfogo. In breve questo nuovo scandalo non spostava i sondaggi di una virgola per il semplice fatto che una bella fetta di maschi sogna di metterlo in quel posto alle donne, come fa Lù, e molte donne sognano di prenderlo lì, sempre in quel posto, dal maschio di turno, meglio se dominante. Ma la realta è molto peggio della fantasia. Un povero Albanese si inventa, con tutta la fantasia di cui è capace un Cetto la Qualunque, e poi viene bellamente superato dagli accadimenti. È quello che è capitato anche stavolta.

      Lunedì 31 gennaio su la Repubblica appare un sondaggio devastante e come sempre quando il messaggio è clamoroso sta solo all'intelligenza di chi legge trarne le conclusioni. Si perchè in questo strano pianeta quando la realtà stride con i nostri convincimenti si fa finta di nulla. Nel sondaggio, fatto per fasce di età e di sesso, viene chiesto quanto ci si ritiene indignati dai comportamenti di Silvio Berlusconi nei confronti delle donne. Gli uomini nel loro complesso si sentono indignati per il 39% e fin quindi nulla di scandaloso essendo notoriamente i maschi degli incalliti maschilisti. La novità sensazionale sta nei livelli di indignazione delle donne, un punto in meno, il 38%.

     Se poi  si va ad analizzare il sondaggio per fasce di età è  ancora peggio. Le donne indignate dai 18 ai 29 anni scendono al 37%; diventano un vergognoso, clamoroso 28% nella fascia dai 30 ai 44 anni. Per poi risalire, molto, ma molto lentamente, con l'avanzare dell'età senza però mai superare la soglia del 45% di indignate. Per gli uomini il processo è inverso. Si ha un clamoroso 51% di ragazzi indignati nella fascia tra i 18/29 anni per poi scendere nell'indignazione con l'avanzare dell'età degli intervistati.

     Una considerazione su questo sondaggio mi sembra doverosa e cercherò di farla con la dovuta cattiveria che una tale situazione necessita. Molte donne giovani ( ben oltre il 60%) giustificano il Bunga bunga cercando di trarne al limite tutti i benefici possibili. Poi con il passare del tempo, con i soldi guadagnati in così disinvolto modo spariti da tempo, con la menopausa incipiente, con un corpo non più integro, avendo dilapidato i benefici economici “faticosamente sudati”, c'è una ventata in più, meglio solo un timido refolo, di indignazione.

    Ma ce n'è anche per i maschietti. Per loro il discorso è quasi l'esatto contrario. Si parte, come detto, da un puro 51% di giovani indignati, in cui non si comprende bene quanto l'indignazione sia dovuta al rispetto delle donne tout court e quanto alla non conoscenza delle stesse. Poi con l'avanzare degli anni, con l'andropausa galoppante, con i problemi di prostata, con la laidità galoppante almeno quanto l'impotenza, si ritrovano meno indignati a far festa alle donne con il pisellino del ducetto di turno, perchè è notorio come scopa il duce non scopa nessuno, e loro tutto intorno, da guardoni come sono, ad applaudire soddisfatti

     Mi preme a questo punto fare una riflessione su Lù. Non è la prima volta che certe serate del Cavaliere vengono descritte a senso unico con il nostro eroe contornato da decine di donnine allegre. E il caso di ricordare quanto sostenuto dalla moglie. Aiutatelo, è malato. E se i fatti verranno confermati, di questo si tratta. Quando uno si accompagna con più di venti donne è come se nella sua psiche problematica non avesse alcun rapporto con esse. Quasi una mega mostruosa masturbazione. Avete presente il ragazzino che non volendo far giocare gli altri con i suoi giocattoli è costretto lui stesso a non giocare per non perdere il controllo della situazione. Andare con ventisei donne contemporaneamente o quasi è praticamente la stessa cosa, ma c'è un ma, e grande come una casa.

     Un rapporto tra uomo e donna non deve essere necessariamente ai baci perugina, anzi al contrario può essere molto conflittuale e  “stuzzicante_”. La diversa morfologia dei nostri corpi, la loro complementarietà a letto può produrre piacevoli e pirotecniche battaglie. Un  uomo e una donna possono fare all'amore e possono semplicemente scopare, tout court. Ma per farlo bisogna avere non solo un corpo ma anche un cervello che funzioni e sappia giocare oltre ogni limite imposto dalla sovrastuttura moralistica religiosa imperante. Poi finito l'atto sessuale, il gioco stupendo, ognuno dovrebbe tornare in se con il proprio cervello, con la propria intelligenza, ad averne però, e io credo che per convenienze economiche qualcuno abbia rinunciato ad usare la propria. Questo quando un uomo fa all'amore con una donna, quando i loro cervelli si scopano. Ma quando entrano in ballo decine di cervelli, si fa per dire, aggiunti dove la bellezza la tensione del rapporto. Forse nel fatto che il pupo appunto vuole tutti i giocattoli per non giocare?

     Ultima considerazione. Che un malato consideri una donna un buco con qualche pilu attorno può essere riprovevole,  ma mai quanto una donna che si consideri  tale.

                                                       paolosenzabandiere


ps. Il bello di questi post pigri  sta nel fatto che puoi metterci anche nuovi eventi nel momento che accadono. Così uno scopre che per una foto su internet  il ministro della cultura del Ruanda si deve  dimettere per essere immortalato in bella compagnia di forse accondiscendenti signore, con una sua mano che, in bella vista, abbranca con piaciosa avidità i glutei di una delle signore presenti, peraltro tutte vestite.

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