25 febbraio 2011

IL POPOLO (sic!) DEI SERVI HA PAURA DEGLI UOMINI LIBERI.

Febbraio (6)
Introduzione alla lettura
25/02/11


     Il sic virgolettato è ovvio e scontato. Per far capire che la prima parola di questo post è un semplice pour parler, un modo di dire. È chiaro che un popolo di servi non potrà mai essere un popolo vero ed è altrettanto chiaro che i servi hanno paura degli uomini liberi.....


IL POPOLO (sic!) DEI SERVI HA PAURA DEGLI  UOMINI LIBERI.
    
 Debbo fare  una premessa. Personalmente non amo nessuna religione e non sopporto nessuna forma di fanatismo religioso. Quanto detto è necessario per comprendere che non mi sento assolutamente portato a moti di simpatia nei confronti dei musulmani.

     Detto questo c'è da dire che i musulmani del nord Africa e di una parte della penisola Arabica ci stanno dando una lezione di umanità, di ribellione, di eroica ribellione alle soffocanti dittature presenti in molti paesi della zona. Soprattutto in Libia il regime di Gheddafi tenta il tutto per tutto con una repressione feroce e sanguinaria che ha causato più di diecimila morti.

     Ovviamente la repressione voluta da Gheddafi, pur non potendo fermare la ribellione del popolo libico produce panico, paure, ed è probabile che ci saranno migliaia di persone che cercheranno di raggiungere in tutti i modi le nostre coste. I nostri politici di destra non perdono occasione per incutere timore negli italiani che, pavidi come non mai nei confronti dei politici che li sommergono di soprusi, diventano invece dei leoni inferociti nei confronti di coloro che potrebbero venire a mettere in discussione il loro ridicolo essere un popolo a maggioranza di servi sempre e comunque al soldo di qualcuno.

     Fino a quando si trattava di baciare le mani a Gheddafi e anche il suo di dietro, andava tutto bene. Fin quando si trattava di sottostare alle sue ridicole e costose pretese nessuno o quasi aveva da ridire. Ma ora che i libici si ribellano al dittatore, ora che ci costringono a vedere la nostra codardia di servi che non si sono mai ribellati, li riscopriamo pericolosi musulmani pronti a sbarcare in massa sulle nostre coste. E così i cattolici apostolici padani sono pronti a dar battaglia per difendere il sacro suolo patrio da coloro che combattono e muoiono per la libertà del proprio paese. Proprio come i loro bisnonni garibaldini che rischiarono  le loro vite per l'unità del paese.

     D'altronde cos'altro si potrebbe chiedere a questi pronipoti andati a male, ai gloriosi, eroici guardoni del grande fratello. Alle vestali del bunga bunga e a servi celti di “Franza o Spagna purchè se magna”, se non di difendere la terra dei servi dagli uomini liberi, che stavolta  sono musulmani.

                                                                   paolosenzabandiere

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