10 novembre 2010

LA FINTA STORIA DEL CAV. BENITO MILLEBRAME

Escono in questi giorni, per la Bompiani, i finti diari di Mussolini. Il bello della cosa e che la stessa casa editrice mette le mani in avanti e non nega la possibilità che siano falsi, anzi. Malgrado ciò, nell'epoca dell'apparenza, si è deciso di pubblicarli lo stesso ben sapendo che, se falsi, sarebbero l'ennesimo tentativo degli esegeti del regime fascista di deformare la realtà storica per dimostrare l'indimostrabile. Per riproporre la stucchevole, ridicola falsa storia di un regime in fin dei conti bonario.

 Per questi falsificatori della storia l'unica colpa del regime fascista sarebbe stata quella di farsi coinvolgere negli eccessi del nazismo.
Questi signori paradossalmente fanno quasi la stessa operazione mistificatrice di cui il nostro Benito era maestro. “Ben” è stato tutto e il suo esatto contrario. È stato il più grande discepolo di quell'essere che ha devastato le coscienze degli italiani con il suo devastante “il fine giustifica i mezzi” e lui in questo ci ha messo del suo. È stato quasi geniale nel suo desiderio di potere per il potere, dicendo tutto e il suo contrario. Anti interventista per poi diventare interventista convinto ( la storia sarebbe andata diversamente se invece di essere al soldo dagli inglesi fosse stato pagato dai tedeschi o dagli austriaci?). Mi ripeto, l'ho scritto in qualche post, questo signore passa bellamente dal sostenere l'anticapitalismo, l'antimperialismo, l'antistatalismo, l'anticlericalismo e l'esser antimonarchico a prendere i soldi dagli agrari emiliani per bastonare i contadini e distruggere le loro organizzazioni sindacali. Crea un degli stati più repressivi al mondo. Firma il Concordato con il papa. Crea le colonie uccidendo migliaia di persone che si opponevano alle sue mire espansionistiche e dulcis in fundo con la monarchia ci pappa e ciccia per più di un ventennio.
Il suo regime crolla e viene dimesso dagli stessi fascisti. Fonda poi la repubblica di Salò e tenta, con un ridicolo tentativo, di tornare alle origini “anti” con i 18 punti dell'unico del congresso del partito fascista a Verona. Come se poi si potesse essere che so anti capitalista ed essere alleato dei nazisti, anche se in questa sua disperata attività coinvolge uno dei fondatori del partito comunista, Nicola Bombacci. Oggi c'è appunto l'ennesimo, vergognoso tentativo di “buonificare” il regime spacciando il nostro per una vittima di trame oscure. Lui non voleva le leggi razziali e che gli ebrei fossero cacciati dal partito. Che anima candida! Chi dirà alle tante vittime dei nazifascisti che sono morte per un fraintendimento, che Ben non voleva.
Una riflessione è doverosa su chi è stato il soggetto che ha contribuito in maniera determinante alla propalazione di questi falsi diari, il signor Dell'Utri. Non si accorge il nostro che sostenere evidenti falsità comporta il pericolo di essere valutato in altri campi con lo stesso metro di giudizio?
paolosenzabandiere

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