20 ottobre 2010

UN GOVERNO DI DELINQUENTI?

Ogni riferimento a governi in carica è puramente casuale, ma resta il fatto che con il cosidetto Lodo Alfano costituzionale, con la scusa della governabilità, del governo che per governare appunto non può, nel momento della sua funzione, essere posto sotto processo per reati commessi anche precedentemente alla propria nomina, esiste l'evidente pericolo di affidarsi a persone, a partiti, che abbiano come obbiettivo primario di fare scempio della democrazia e delle istituzioni democratiche per non affrontare mai le proprie noie giudiziarie.
Facciamo degli esempi sicuramente non campati in aria visto i problemi in tema di giustizia, che esistono in questo paese. Ci sono regioni in cui il peso di organizzazioni criminali è fortissimo. Ci troviamo in presenza di un futuro Presidente del Consiglio con evidenti problemi di collusione con un'organizzazione criminale, che proprio perchè forte sul territorio dota il partito di governo di una forte, granitica maggioranza. Per questo il nostro viene eletto primo ministro e subito inquisito da magistrati per collusione con l'organizzazione malavitosa che lo ha sostenuto.
Con questo nuova legge il nostro non può essere processato nella sua funzione di primo ministro, bisognerà aspettare, teoricamente la fine del suo mandato, per perseguirlo. Questo molto teoricamente, perchè il signore in questione e l'organizzazione che lo sostiene , potrebbero non avere voglia di aspettare e nel paese dei bizantinismi, si troverà sempre qualcuno che sarà disposto a modificare una legge, magari per motivi di.....libertà.
Con questo non voglio dire che tutto l'organizzazione partitica che sostiene il nostro disonesto presidente del Consiglio debba essere collusa con il potere malavitoso, molte persone elette nel partito di maggioranza potrebbero continuare a vedere nei comportamenti dei magistrati un'attività persecutoria nei confronti del premier e del suo partito e appunto fare di tutto perchè anche questa legge, che rimanda, ma non elimina il problema processuale per l'esponente di governo, venga nei fatti modificata. Ciò sarà impossibile per un uomo politico colluso con il potere malavitoso?
L'Italia è uno strano paese. Qui da noi le leggi si fanno per irriderle, perculeggiarle. La legge Mammì vietava ai proprietari di tre reti televisive di possedere anche giornali. Basta venderlo a tuo fratello o anche al tuo domestico filippino e il problema è risolto. Sempre in tema televisivo la legge Gasbarri propone quasi le stesse cose della Mammì in tema di proprietà di televisioni carta stampata. Allora non protesti essere il secondo azionista più importante di Mediobanca che a sua volta è azionista di riferimento nel patto sindacato che controlla il Corriere della Sera. Ma il problema dov'è? Basta che nessuno protesti. No protesta, no problem. Questi due esempi per far vedere come posso legalmente essere bypassate, prese in giro, le leggi.
Figuriamoci cosa può accadere in presenza di uomo che voglia delinquere e con l'ombrello dei cinque anni almeno di nessun processo, abbia la possibilità, a livello parlamentare di sconvolgere tutte le leggi e le istituzioni, con l'obbiettivo di farla franca ben oltre i cinque anni del già permissivo Lodo Alfano costituzionale.
Arriverà o no quest'uomo politico disposto a devastare il sistema democratico per portare avanti i suoi pochi trasparenti affari? Non ho la palla di vetro per capire se questo accadrà, ma so di certo che una legge così congeniata potrebbe sicuramente favorirlo nel suo progetto.


paolosenzabandiere

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