21 luglio 2010

GIUDICI? A CIASCUNO IL SUO

Nel diciottesimo anniversario delle due stragi in cui morirono, a pochi mesi di distanza Falcone e Borsellino, ho voglia di fare delle precisazioni sui giudici in generale e su cosa la gente pensi di loro. Ci sono in questo strano paesi giudici per ogni palato.

Ci sono giudici eroi, parola forte che denota uno stato fondamentalmente malato, che obbliga una parte dei suoi uomini migliori a rischiare la propria vita e quella dei propri cari, per vedere applicate e rispettate le leggi di questo paese. Questi giudici sono amati da chi crede che il vivere civile, in mezzo agli altri, nella democrazia, non possa prescindere dal rispetto delle leggi, appunto. Non solo combattono contro il crimine organizzato ma sono anche propositivi nel segnalare leggi, nel proporle, per combattere più efficacemente la criminalità. Ovviamente questi giudici hanno molti nemici tra le organizzazioni criminali, ma anche tra una parte dell'establishement che ritiene normale fare affari con chiunque e non ritiene scandaloso evadere le tasse e avere tanti altri comportamenti para criminali.
Ci sono poi, e sono la maggioranza, giudici che nel loro lavoro vogliono volare basso, avere meno grattacapi possibili e per questo cercano di evitare incarichi che li portino a posti di responsabilità, in prima linea, ma che comunque non farebbero mai una cosa, che sia una, contro le leggi.
E poi c'è quella infima ma dannosissima minoranza di giudici amorali in cerca del potere per il potere, e che sono mille volte peggio dei delinquenti, di tutte le specie , da cui si fa corrompere.
Con questo voglio dire che non c'è un giudice per tutti i cittadini. Che i giudici amati dai cittadini onesti sono quelli che cercano di fare il proprio dovere, pur tra mille difficoltà e che di converso i giudici che sono non amati, ma diciamo “considerati” dai mascalzoni, sono quelli che antepongono i loro interessi personali a quelli della società , dalla quale comunque sono più che discretamente pagati. Considerati e non amati perchè a mio parere è del tutto ovvio che anche i corruttori non amino i corrotti. Li usano ma non li amano.
A ciascuno il suo giudice.
paolosenzabandiere

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