Cara EMMA ma il 30 marzo era un primo aprile anticipato??

Aprile (27)

Introduzione alla lettura

04/04/09

CARA EMMA Questa non è una lettera aperta. Per esserlo dovrebbe essere pubblicizzata ed anche chi scrive, oltre chi la riceve, dovrebbe essere “importante” e non è certo il mio caso. Ti scrivo fra l’altro da questo mio blog fantasma (fantasma non in senso che non esiste, semplicemente che ha un solo lettore unico e quindi più fantasma di così) per una tua intervista con Massimo Boldrin su Radio Radicale di lunedi 30 che mi ha lasciato basito e con il tempo che passa non miglioro anzi, scusami il giro di parole, più la situazione mi si chiarisce in testa e più mi si rabbuia il cuore.  Cara EMMA ma il 30 marzo era un primo aprile anticipato?? Deve fare una premessa. In un articolo scritto sempre per questo blog ( Peppone e Don Camillo, art.n°21) spiegavo delle cose che mi frullavano in testa da qualche giorno. Il testamento biologico e anche la crisi economica potrebbero far implodere, entro pochi anni, entrambi i due partiti quasi omonimi. Piddi e piddielle nati insieme potrebbero morire insieme. Avevo aspettato a scriverlo perché soprattutto per il testamento biologico prevedevo battute d’arresto ed altro; paradossalmente invece la situazione non poteva mettersi meglio. Il fondamentalismo illibertario del piddielle supportato dalla volontà di ritrovarsi fondamentalisti cattolici dell’Uddicci avevano addirittura ridimensionato i pur non pochi talebani presenti nel piddi. C’era solo da sperare che nel loro tentativo di essere clericali ad oltranza questa destra avrebbe riproposto alla Camera lo stesso testo del Senato e la cosa era fatta. Non c’è bisogno di una volpe in politica per capire che far passare una legge così oscena avrebbe creato delle contraddizioni insanabili all’interno dei due partiti e questo, magari in una campagna referendaria, abbinato ad una crisi economica che non è alla fine ma solo agli inizi avrebbe fatto il resto. Scusami ma devo dirti una cosa sintetica per l’economia. Converrai con me che questa crisi si è avuta per un eccesso di liquidità e quindi per un indebitamento come non si era mai visto, neanche nel ’29. Orbene questi geni della finanza che non hanno capito cosa stava per capitare, o peggio hanno contribuito alla crisi, ora pensano di risolverla inondando i mercati di una mostruosa liquidità. Per questo motivo ritengo che questa crisi sarà diversa dal 1929, e purtroppo ben grave. Risolvere i problemi di chi assurdamente si è indebitato con debiti ancor maggiori. Non io, ma la famosa casalinga di Voghera, sa già come va a finire. Chi campa di debiti dovrà tirare la cinghia per il rientro del debito, ma chi rilancia il suo malessere economico raddoppiando i propri “buffi” salta al 100%. Ritorniamo a noi, crisi ecomomica e testamento biologico, potrebbero produrre un devastante terremoto. Puoi comprendere allora il mio stupore nel sentire quelle tue parole “ … è auspicabile una moratoria per quanto riguardo il biotestamento”. Ed il cervello mi incomincia a lavorare. Tu dici troppo? Può darsi, ma ascoltami. Non ti sembra strano. Coloro che non hanno mai voluto il testamento biologico, costretti ad invocarlo in fretta e furia distrutti dalla cocciuta fede nella legge di un piccolo grande uomo. Ma uomini come papà Englaro nascono ogni “tant’anni”. E se il famoso testamento biologico fortemente combattuto dalle roccelline di turno e da oltre tevere fosse solo una finzione, una dichiarazione di principio per ritornare ad un nulla di fatto. La totale sottomissione della destra al Vaticano e soprattutto l’ultima proposta dell’Udc, che nei fatti vanifica il testamento a tal punto da sembrare essere di fronte a mere dichiarazioni di principio, mi fanno pensare che forse non hanno la volontà di andare avanti. La stessa chiesa lo vuole veramente questo testamento biologico? Si certo lo vorrebbe completamente svuotato ma non sono scemi, nè loro, nè il piddielle. Sanno che una legge infame dovrebbe affrontare la Corte Costituzionale e forse i referendum. Questo non solo spaccherebbe il piddi ma anche il piddielle e creerebbe un dibattito nel paese che neanche il Vaticano si può permettere allora meglio l’enunciazione di una legge “divinamente” monstre e poi fermarsi lì. Una moratoria appunto con le genialata di vincere senza subire perdite. Quanto fatto al Senato consacra il piddielle come il partito del Vaticano, il non andare avanti con la legge non creerà nessuna contraddizione con la sua area liberale e permetterà a qualche finto radicale di destra di parlare di Lù come un grande politico, inoltre il Vaticano dimostra in questi fatti di avere un grande peso politico sul paese. Bada bene Emma io non so se un ipotetico referendum sul testamento biologico raggiungerebbe il quorum, anche se questo è un tema che sta molto a cuore agli Italiani. Sono convinto però che sarebbe politicamente devastante per quei partiti e per la Chiesa. Paura di una nostra sconfitta. La storia degli uomini che hanno lottato per la propria libertà è fatta anche di sconfitte, sconfitte relative che hanno gettato le basi per le vittorie di domani, o dovremmo dire a Spartaco che non si affrontano battaglie se non si è sicuri di vincere? Vaneggiamenti di chi non capisce nulla? Può darsi cara Emma, ma si dovrebbe scendere in strada per sfidarli ad avere il coraggio di far passare la legge così com’è anche al Parlamento, altro che moratoria. Chiudo dicendoti un’ultima cosa. La religione dello stato della città del Vaticano si sente così nell’ultima ridotta dell’ultima trincea,da fare sbagli clamorosi, come con Eluana, come con i preservativi, come con le scomuniche alle povere mamme in nome di un suo particolare diritto alla vita che non si è sentito offeso quando le vite venivano troncate dai mostri di stato che hanno “pappacicciato” con i preti nel corso dei secoli. Basterebbe un po’ della vecchia intelligenza mediatica. Credo che negli stessi credenti ci sia un tale fermento che occorrerebbe poco per mettere in crisi questa chiesa, e tu a “ moratorieggiare” su questa legge? Non capisco. Scusami per questo sfogo. 4 aprile 2009 paolosenzabandiere