7 aprile 2009

IL TERREMOTO NEL PAESE DEI TROPPI FURBI.

Aprile (28)
Introduzione alla lettura
07/04/09

 

In Italia ogni scossa di una certa gravità si porta dietro la sua scia di morti. Noi non siamo il Giappone, nè gli Usa. Loro riescono a sopportare scosse di terremoto di magnitudo ricther ben più gravi delle nostre con pochissimi morti, quando non arrivano addirittura a preservare ogni vita umana coinvolta.
IL TERREMOTO NEL PAESE DEI TROPPI FURBI.

 Da noi non è possibile. E vero, in California si costruisce in piena sicurezza antisismica, ma dopo tanti anni i palazzi vengono abbattuti e poi ricostruiti. Qui abbiamo case vecchie di secoli. Ma questo non vuole essere un tentativo di giustificare l’ennesima tragedia anche perché il paese ha enormi responsabilità sull’accaduto.
Palazzi che come dicevo sono vecchi di secoli difficilmente vengono mantenuti come prevedeva il progetto iniziale. No quando mai, la nostra italica fantasia ci dà il diritto di modificare quanto costruito a seconda dei nostri gusti e delle nostre esigenze, e quindi la nicchia per la caldaia, i tramezzi abbattuti, la porta sul muro portante e compagnia bella. Nel corso dei secoli è stata negata una sopraelevazione a qualcuno? Ogni generazione che succede alla precedente si è sentita in diritto di apportare modifiche che spesso indeboliscono la struttura abitativa.
Ma la cosa non riguarda solo la struttura delle nostre vecchie case. In questo terremoto sono crollate strutture in cemento armato che non sarebbero dovute crollare. La Casa dello studente è stata fatta negli anni ’60, il nuovo ospedale dell’Aquila ha solo 9 anni di vita. Errori di progettazione o cemento”disarmato” o meglio “desaparecido”? Ci dimentichiamo che una società italiana che produce cemento è inquisita perche accusata di lesinare sul calcestruzzo necessario per le opere, per pagare organizzazioni di malavita.
Una storia italica dove costume e malcostume la fanno da padrone. Un tecnico di laboratorio, c’è chi ne parla come di un ricercatore, che collabora con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare del Gran Sasso, sostiene di aver messo a punto un rilevatore di un gas, il radon, che viene immesso nell’atmosfera con movimenti di pressione o di mutamento delle faglie. La produzione di questo gas a detta del sig. Giuliani è particolarmente significativa 6/24 ore prima del terremoto. Non mi dilungo molto sulla sua segnalazione iniziale che dava un terremoto nelle prossime ore nella zona di Sulmona entro il 30 aprile. Per questo motivi viene denunciato per procurato allarme dal sindaco di Sulmona. L’ente presso il quale collabora prende le distanze dal signore in questione dicendo che si tratta di un tecnico non laureato, che fa queste ricerche a livello personale, ecc. Qualcuno spiegherà a qualcuno che essere laureato o no non è lo spartiacque tra il sapere inventare cose funzionali o no. A qualcuno risulta che tale L. da V., ragazzo di bottega in Firenze fosse laureato?
Il non laureato “forse perito elettronico” Giuliani afferma di essere stato trattato come un imbecille dal capo della protezione Civile Bertolaso. Il vice capo della stessa organizzazione, tale Bernardo de Bernadinis aveva escluso una settimana fa che la terra potesse tornare a tremare se non per “piccoli movimenti” di assestamento. Questo è in pratica il “ je accuse” del Presidente della provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane, che dice testualmente: “la Protezione Civile ci aveva detto di non preoccuparci, forse avremmo dovuto farlo. Era una tragedia annunciata”.
Per finire il forse “perito elettronico” chi si è beccato un denuncia per procurato allarme con il suo ridicolo “marchingegno”, accompagnato da una evidente mera fortuna, visto che viene considerato quasi un incapace, salva la sua famiglia e chi gli crede uscendo di casa prima del terremoto. Gli altri tranquillizzati dai nostri dotti tecnici, vengono sorpresi dal sisma nelle loro case. La mia cultura giudiziaria è pessima ma non credo che ci possa essere una denuncia per procurato (falso) ottimismo, nel paese delle dotte scimmie le leggi sono piene di smagliature, di cose non contemplate perché il tecnico che le ha fatte, ovviamente lui si laureato, non è riuscito a comprenderne le sfaccettature.
 
paolosenzabandiere

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