3 febbraio 2009

Vallate verdi e ……crumiri?

Febbraio (12)
Introduzione alla lettura
03/02/09


Molti di voi non ricorderanno………..Ah questo è un modo sbagliato di iniziare un articolo su questo Blog ed è anche un modo per prendersi in giro e io non voglio prendere in giro nessuno, neanche me stesso. Allora ricominciamo ………

Caro lettore unico di un altrettanto unico articolo, è l’unico vezzo che mi consento, stante il fatto che quello che leggerai non è stato scritto da nessun giornale, ti voglio raccontare una cosa. Tanto tempo fa, non ti preoccupare non è una fiaba, quando una televisione in bianco e nero mandava in onda film ovviamente in bianco e nero, a differenza di oggi dove propone una serie incredibile di personaggi che fanno lavori con nomi fantasiosi, ma che una volta, sovente, si dedicavano più prosaicamente al più antico mestiere del mondo, andò in onda appunto un film ambientato in uno sperduto borgo di minatori inglesi. Il film si intitolava “Com’era verde la mia valle” e narrava la vita di un ragazzo e della sua famiglia di minatori.
Il tutto circondato da un microcosmo di solidarietà di censo, di condizione, è troppo dire di classe? che ha il sua apice quando inizia una lotta ad oltranza per migliorare le condizioni di vita nella miniera. A questa solidarietà a cui partecipano anche i commercianti del paese si contrappone la direzione della miniera, ed alcuni squallidi personaggi. I “padroni”, che termine desueto!, si affidano anche ai crumiri per fiaccare la resistenza degli scioperanti. Francamente non ricordo come vada a finire il film, mi sembra finisca bene, ma non è importante. La cosa significativa, almeno dal mio punto di vista è che appena ci sono stati i primi scioperi degli operai inglesi contro gli operai italiani e portoghesi la cui ditta aveva vinto l’appalto per dei lavori in una raffineria Total in Gran Bretagna la storia del vecchio film e dei crumiri mi è tornata subito in mente.
So che mi trovo in brutta compagnia. Ad appoggiare gli operai inglesi la Lega e qualche sinistroide con antiche soggezioni. Io quelle soggezioni non le ho più ma le lotte di chi combatte per un lavoro decoroso, a prescindere da chi poi lavora, le so ancora riconoscere e rispettare.
Prima mi preme di chiarire delle cose. Siamo in una comunità che dichiara la libera circolazione delle merci e degli uomini sul proprio territorio ed io non trovo nulla da ridire in ciò. Non ho nulla da obiettare a chi sceglie singolarmente di venire a cercare fortuna in un paese europeo e trovare lavoro in base alla sua professionalità. Ma questa è una situazione diversa . Qui c’è una società, la Total, che ha indetto una gara d’appalto per dei lavori ben sapendo che avrebbe affidato gli stessi a chi, a parità di tecnologia avesse offerto il prezzo più basso e anche le società che partecipavano all’asta erano sicuramente convinte che avrebbe vinto chi avrebbe offerto il prezzo più basso a parità di Know how. E come si sono contenuti i costi negli ultimi trenta anni? Con gli amministratori delegati che si sono diminuiti il loro stipendio o con la contrazione, a volte feroce dello stipendio dei lavoratori? Indovinate un po’.
Sarebbe come se nella tua fabbrica, ammesso che tu ne abbia ancora una, la direzione decida di appaltare i lavori ai prezzi più vantaggiosi per i proprietari. Lo sai quello che succederebbe. Nella migliore delle ipotesi avrai uno stipendio più basso, nella peggiore perdi il lavoro e se ti incazzi questi giornala…, pardon giornalisti prezzolati, dicono pure che non sai stare alle regole, perchè è tutto regolare, l’asta, ecc.
Le stesse regole che hanno permesso negli ultimi trent’anni ai manager Usa e non solo di aumentare in modo spropositato i propri stipendi nei confronti dei dipendenti (da uno a quaranta a uno a trecentonovantasette!). In pratica decuplicati! E di grazia questo per le loro innate capacità di gestione e bla, bla, bla? La loro ignobile, inverosimile avidità, abbinata ad un’incapacità di prevedere gli avvenimenti hanno portato questa classe dirigente in tutto il mondo a portare i propri paesi alla peggiore crisi degli ultimi 100 anni ed ora anche a dare consigli agli operai inglesi su cosa sia giusto e su cosa sia sbagliato fare?
Visto che siamo in tema di consigli, ne avrei uno nei confronti degli operai italiani e portoghesi che sono nell’occhio del ciclone in Inghilterrra. Chi sta facendo lo sciopero non sta lottando contro di voi ma contro chi pensa che pagare i lavoratori sempre di meno sia l’unica cosa giusta possibile.
paolosenzabandiere

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