15 novembre 2008

Collusion

Novembre (10)
Introduzione alla lettura
15/11/08

Innanzitutto una cosa. Mi scuso per il mancato funzionamento del blog in questi mesi, non ero né emigrato né tantomeno fuggito.
Collusion
Semplicemente era accaduto che per creare questo mio blog, capendo di questioni tecniche poco o nulla, mi ero affidato alle capacità di un ragazzo che in maniera del tutto volontaria, e lì evidentemente stava il limite dell’iniziativa, aveva dato un grosso contributo alla creazione del sito e per ciò non smetterò di ringraziarlo. Poi evidentemente come tutte le cose non ben definite e che non vengono trattate professionalmente l’entusiasmo, il suo entusiasmo se ne era andato con il sopraggiungere di un lavoro vero ed io mi sono trovato a non potere andare avanti. Superata questa difficoltà, definita prima la professionalità dei rapporti con chi attualmente mi dà una mano per il blog si può ricominciare. E veniamo al tema di questo articolo. L’evidente tentativo di collusione politica tra il senatore Latorre del piddì ed il senatore del pdl Italo Bocchino.
Nella trasmissione Ominibus su La 7 l’argomento del giorno era la commissione di vigilanza e l’elezione del sen Villari del pd, da parte della maggioranza di centro destra con la complicità di due anonimi votanti del partito democratico. E’ necessario un chiarimento. Il presidente della commissione di vigilanza viene eletto su indicazione dei partiti di minoranza e in questo gioco delle parti, nel rispetto delle istituzioni e delle minoranze, la maggioranza accetta appunto le indicazioni che le vengono dalle opposizioni. E così vero che pur in presenza di un signore proprietario di quasi il 50% delle televisioni in Italia, quando codesto personaggio era a capo dell’opposizione e il suo schieramento decise di candidare un certo Sig. Storace, noto certo per diciamo così essere “decisamente schierato”, la maggioranza di allora lo votò non avendo nulla da eccepire.
Ma oggi Lù è a capo del Governo e quello che vale per gli altri non vale per lui. Di fronte alla proposta delle opposizioni di candidare Leoluca Orlando la maggioranza di governo per ben 43 volte ne nega l’elezione e successivamente vota, come già detto, per il senatore del pd Villari , contro la volontà dello stesso partito democratico. Qui siamo alla caricatura di uno stato democratico. Facendo finta di rispettare formalmente il diritto dell’opposizione ad avere la presidenza della commissione di vigilanza sulla Rai ci si arroga comunque il diritto di metterci una persona a noi gradita. Il controllato che vuole essere controllato da chi decide lui. Praticamente un abominio che è formalmente possibile perchè le leggi sono fatte dagli uomini e per questo possono essere piene di smagliature che a volte snaturano completamente il significato che lo stesso legislatore voleva dare alla norma. In una democrazia che funzioni la sostanza e la forma della legge devono coincidere con buona pace dei radicali, che pensando che la forma da sola sia formale sostanza prendono certe cantonate. Ritorniamo alla tramissione televisiva condotta dal bravo e “tignoso” Antonello Piroso. Cosa avrebbe dovuto fare il senatore Latorre , braccio destro del grande Maximo D’Alema. Voi direte sicuramente incazz…si come un picchio ed aiutare il suo collega di schieramento Donadi contro chi, rappresentando la maggioranza va contro le regole della democrazia reale e sostanziale.
Incredibilmente succede il contrario, anche se nessuno se ne accorge subito. Il sen. Latorre scrive un pizzino in cui suggerisce le risposte a Bocchino, suo sedicente avversario, per tacitare il suo compagno di coalizione. Una cosa incredibile. Il Piroso tignoso a fine trasmissione recupera il pizzino e nasce il caso. Non c’è nulla da dire, la cosa si commenta da sola.
Per finire due paroline agli elettori del partito democratico. Quanto tempo ancora sopporterete questa situazione da fine dell’impero Romano. Con la classe dirigente del vostro partito che scientemente o meno,a turno o tutti insieme, ma in maniera assidua, continua,ha contribuito, con il suo fare sbagliato, alla resistibilissima ascesa di Lù. O devo pensare che in questo paese la voglia di servire qualcuno, sempre e comunque, non sia solo un problema di chi vota a destra?

Paolo sb.

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