10 aprile 2008

Immagini

Aprile (04)
Introduzione alla lettura
10/04/08


Ci sono momenti, nella storia dell’Umanità, in cui degli episodi apparentemente marginali fotografano la situazione di un paese come centinaia di libri o di dibattiti meglio non potrebbero fare. Le passioni, le pulsioni di un popolo fotografate e descritte in pochissime immagini.


La foto di Capra sul miliziano ferito a morte nella guerra civile spagnola, i soldato dell’Armata Rossa che issano la loro bandiera sulle rovine di ciò che resta della Germania nazista a Berlino, i fotogrammi di “ladri di biciclette” che raccontano la disperazione e la fame, ma anche la dignità ed il pudore di un intero popolo. Altri tempi!
In queste due ultime settimane ho avuto la certezza di come un problema esploso nel mondo del pallone riesca a fotografare in quale drammatica situazione morale si sia cacciato questo paese.
I fatti. La Juve non è mai riuscita a riempire lo stadio di Torino neanche in presenza di partite di Champions League, anzi per fare un po’ di pieno se ne è dovuta allontanare, ed è semplicemente vergognoso che migliaia di tifosi si siano mobilitati in difesa di persone ritenute da loro stessi colpevoli. Gli striscioni la dicono lunga. Il machiavellico “il fine giustifica i mezzi” che si richiama all’uomo che più di ogni altro ha contribuito, con le sue ridicole teorie, e gli ancor più incredibili personaggi che l’avrebbero dovuta applicare (Cesare Bolgia), a fare di quella che è stata una grande nazione l’Italietta di questi ultimi secoli, stanno lì a dimostrarlo.
Siamo in presenza di masse di scalmanati, per lo più con bandiere con scritte a caratteri neo gotici, tanto per far capire che si scimmiotta l’ideologia nazista, accomunati da un unico ideale di prepotenza e sopraffazione che spacciano per onore. Che cosa ci sia di onorevole nel ferire a coltellate , dieci contro uno, per una partita di pallone, uno della tua età; che cosa ci sia da andare fieri nell’augurare gambe spezzate o peggio ai giocatori avversari è una cosa che dovrebbero spiegare questi mal riusciti lettori, di già di loro, pessimi fumetti. Restando in tema calcio, li avete mai sentiti certi ignobili genitori che cosa insegnano ai loro “bambini” in certi campetti di periferia?
Questa è la fotografia di un paese che si sente insicuro, incompreso, mai cresciuto e che avendo smesso di usare la testa si trova a dare in tutti i campi soluzioni estremamente sbagliate. Non c’è italiano che non si senta scarsamente rappresentato dai politici e poi questi signori così impresentabili perché incapaci, disonesti, pronti a cambiare schieramento per un pugno di lenticchie sono stati votati in percentuali come non mai perchè, per chi non l’avesse capito, gli Italiani riescono ad essere anche peggiori dei politici che votano. Gli antichi romani poco potevano contro le bizzarrie dei loro imperatori. Caligola poteva eleggere senatore un suo cavallo e loro non avevano né voce né voto per contrastarlo. Ma gli Italiani di oggi hanno gli strumenti per dire no ai novelli Caligola di entrambi gli schieramenti. Hanno le informazioni, la voce ed il voto per fermarli e cosa fanno? Quanto cavalli, pardon mogli, ex cognate, fratelli, amici degli amici hanno eletto in questo Parlamento? Tanti, troppi, come tanta dovrebbe esser la vergogna per averlo fatto.
Ma torniamo all’argomento principale di questo mio sfogo. Questo desiderio di sopraffazione che accomuna molti italiani, per cui a loro tutto è concesso, anche passare con il rosso ed averne ragione, ha portato questo paese sull’orlo di una spaccatura incredibile. Si scoprono così sordi alle ragioni degli altri che l’odio nei confronti di chi non la pensa come loro è inversamente proporzionale al livello di sopportazione che hanno nei confronti dei loro cialtroneschi leader, a cui invece tutto viene perdonato.
Ed è per questo che riescono a riempire gli stadi. Per la difesa del branco e l’odio per gli altri e non pensiate che sia un problema dei soli tifosi juventini. Non solo riguarda la maggioranza dei tifosi del calcio, ma è la stessa Italia ad essere diventata un immenso stadio nel quale le varie Vanna Marchi, nella politica come nella società civile (sic), urlano il loro sordo rancore nei confronti degli altri, soprattutto di chi li ha scoperti e li tiene sulla graticola delle accuse. La maggioranza degli italiani non li ama ma non fa nulla, se non guardare attonita, sgomenta ai loro comportamenti criminali.
Sarà dura ragazzi, sarà molto dura uscirne fuori.

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