21 maggio 2017

L’INTEGRAZIONE IMPOSSIBILE E IL SUICIDIO BIDDINO

Come si possa integrare persone con una cultura completamente differente alla nostra, a volte marcatamente antagonista alla nostra, con un paese che soffre quasi il 40% di giovani senza lavoro, è una cosa che può stare solo in menti che più che ragionare sembrano tarantolate da una ridicola e velleitaria ideologia.

Tutto, per loro, serve a giustificare un’integrazione nei fatti impossibile.  Un ragazzo figlio di italiana e di padre tunisino, dovrebbe essere il frutto massimo dell’integrazione, al contrario ne è il fallimento definitivo, con il tizio che, non pago di aver commesso reati su reati, alla fine sull’onda del tifo per l’isis cercare di mandare all’altro mondo due persone preposte all’ordine pubblico.

I promotori della manifestazione per accogliere più risorse e per protestare contro la polizia che si è permessa di fare perquisizioni a tappeto per ripristinare l’ordine pubblico nella stazione di Milano, o solo per far vedere che in qualche modo si cerca di fronteggiare la situazione esplosiva, hanno pensato bene di giustificare l’accaduto dichiarando che il tentato omicida era di nazionalità italiana, non volendo assolutamente fare  riflessioni di quanto fallimentare sia questa integrazione impossibile.

Qualcuno vuole il caos, qualcuno forse vuole non solo devastare la nostra entità e cultura  ma fare in modo che noi tutti si lavori per un pezzo di pane, vista la pressione al ribasso sui salari che farebbero le risorse. Sul caos e sul desiderio di controllarci con questa tecnica c’è un interessante articolo del signor Blondet, che quando ci si mette sa scrivere cose come pochi. 

A proposito.  Mi sembra di aver notato nel corteo la presenza tra gli altri, del parlamentar  Andrea Fiano che se non vado errato è di religione ebraica e che a quanto so non ha mai litigato con la linea politica dell’esclusione totale verso tutto ciò che non è ebreo e sionista portato avanti da quello stato. Mi sembra strano che si partecipi a delle manifestazioni per accoglier nuove risorse e creare enormi problemi al nostro paese mentre ideologicamente si difende un paese che alle risorse gli spara e non ne accoglie una che sia una pur essendo tra i responsabili del disastro Iracheno, siriano, libico, che questo disastro dei rifugiati di guerra ha provocato. Ma forse mi sbaglio e quel signore a fianco di Sala non era Fiano o magari ha una politica critica su Israele che io non conosco. Pronto ad ospitare qualsiasi punto di vista sull’argomento. 



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