28 maggio 2017

IL  POPOLO  DEI  KHAZARI  INCORONA  IL   LORO  RE


Cominciamo dal diploma honoris  causa conferito al capitano delle Romea. È fitto il mistero per quale motivo gli sia stato conferito. Non sembra per la padronanza dell’italiano visto che in questo articolo  ci sono una marea di errori. Certo ce la mette tutta per presentarsi come simpatico e all’inizio dice la verità: “Mi sento un pesce fuor d’acqua, non centro niente qui in mezzo“, poi un obiettivo diventa un idolo e il resto è solo poesia:  “Con la voglia di costruire un futuro, e qui di futuri ce ne sono tantissimi qui.” per chiudere con ilo sogno di ogni laureato che si rispetti: “I miei genitori mi hanno insegnato L’insegnamento il rispetto e l’educazione per il prossimo,…”   



Si decisamente non deve essere stata la dizione  ad aver premiato il capitano, sarà per caso la sportività e le diverse discipline in cui eccelle? Primo nello sputo del danesino, nel cazzotto all’avversario, nel cercare di spezzare le gambe, nel calcetto in testa e nel triplo vaffa all’arbitro. Poi nei tuffi è stato tra i primi. Nel nuoto non eccelleva ma nei tuffi…..


Ma no tranquilli, non può essere lui, lui le bandiere non le cambia mai…


E meno male che l'ha cambiata la bandiera, checché ne dicano i finti pittati di blu, che tra n'impiccata de pupazzi t rovano pure il tempo per onorare la "sportività" del personaggio. Se fosse rimasto laziale oggi avrebbe completamente snaturato la natura della società podistica Lazio, come già molti pseudo laziali cercano di fare.


Io invece a Francesco gli sono grato. E' riuscito con lui in campo a veder perdere la sua Roma in 8 finali su undici e a perdere  con la Roma più forte di sempre, più derby di quelli vinti. Senza lo spogliatoio di cui era indubbio re la Roma avrebbe vinto almeno un altro scudetto, e forse anche quest'anno c'è andata vicino. Pensate sono riusciti a cacciare L. Enriquez per arrivare poi ad un Andreazzoli e far vincere una Lazio improbabile ma più squadra. E se non fosse stato per gli undici non romani altro che coppa del mondo nel '96.

Ora il popolo dei Khazari, con i loro acquisiti di diritto, in prima fila Maradonito il piccolo uomo, sono disposti a negare la grandezza di giocatori come Zidane, Platini, Baggio e soprattutto Ronaldo e Messi per esaltare un bravo giocatore certo, ma che non potrà mai fare ombra a quello che fù il grande Maradona.

Questo era lo striscione che avremmo dovuto leggere:

GRAZIE FRANCE, HAI FATTO RIDE TUTTI, A NOI DE PIU'

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