30 marzo 2017

QUANDO LA “GIUSTIZIA” SCARCERA I TRAFFICANTI


Mi capita sempre più spesso di dover contare prima di scrivere o di parlare, tanta è la rabbia. Pensavo qualche tempo fa di aver raggiunto il massimo quando il governo nell’estate scorsa decise di farsi il regalino di obbligare le forze dell’ordine che fanno indagini per la magistratura a riferire ai loro superiori,  e i loro superiori, su, su fino ad arrivare il governo. E’ del tutto chiaro, e lo doveva essere anche all’estensore della legge, che di fatto indagini serie su persone al governo, o vicino al governo, possono  essere eseguite solo se il governo è  d’accordo. A mio parere un piiiiccolo attacco all’indipendenza della magistratura. 
Ma  eravamo di fronte ad un legge più che sbagliata al limite funzionale al potere. Ora sembra che siamo davanti a leggi ad esclusivo vantaggio di chi delinque e qualcuno dovrebbe comprendere  che si sono superate le colonne d’Ercole della giurisprudenza. Due episodi,  entrambi  delle vere e proprie mostruosità giuridiche. A Vercelli uno stalker criminale tampona l’auto della moglie e la riduce in fin di vita. Pensate che non avesse manifestato chiaramente di ucciderla in chissà quanti momenti, che non gliela aveva promesso? Che non ne abbia  parlato con tutti quelli che gli capitavano a tiro? Se fossimo in presenza di uno stato che garantisce la legge e da la possibilità alle forze del’ordine di intervenire, il signore sarebbe da un bel pezzo in galera. Mentre invece nel paese che rende la vita facile ai potenziali assassini, che si scandalizza se si parla di pena di morte, la pena di morte  in differita la propina a decine di innocenti in attesa solo di essere uccisi da questi criminali. Gli unici che fanno prima o poi il loro dovere, sia pur di assassini, in questo paese.
 L’altro episodio è quello di Alatri. Un ragazzo ammazzato e il responsabile sembra essere stato fermato solo il giorno prima, e rilasciato insieme a tre suoi compari perché il Gip ha creduto che  300 dosi di eroina, 150 di crack e 300 di hascisc fossero per consumo personale. D’ltronde come non credere a un personaggio che era stato già stato arrestato perché un altro giudice, evidentemente “cattivissimo”, non aveva creduto alla modica quantità per uso personale quando lo avevano fermato con soli 5 chili di hascisc nel 2001.
 Dunque politici con leggi che più che sbagliate non si può e giudici che le interpretano per come si sono si alzati la  mattina. Liberano spacciatori. tolgono figli a coppie etero perché troppo vecchie o troppo povere e poi contro ogni legge dello stato italiano autostrade spianate per tutte quello che il mondo lgbt chiede.
 Ricordatevi  "CARI"  che le leggi che fate e che dovreste far rispettare dovrebbero essere emanate e fatte rispettare per volontà del popolo italiano e credetemi se trovate cinque italiani su cento che siano d’accordo con voi è un miracolo.

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