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28/11/14
Introduzione alla lettura
La
possibilità che il movimento 5 Stelle, al di là dell’apparente democrazia di
base, potesse diventare un movimento non democratico, per come si era andato a
strutturare, mi era evidente da tempo. Il potere in mani di persone che nessuno
ha eletto, il controllo proprietario dello stesso movimento, stanno lì a
dimostrarlo. Ma malgrado questo la presenza anche di giovani capaci ed onesti,
in uno sfascio politico nazionale era da vedere con estrema attenzione. Ma
alcune regole del movimento, una cultura dell’onestà intesa quasi come
parossistica, facevano ben comprendere che più che sbagliare i vertici del movimento
volevano solo comandare insieme ad una corte di servili cortigiani. Un conto è
l’onestà e il controllo degli eletti, un conto è favorire certi personaggi. Non
ho nulla contro la regola delle due legislature e poi via, ma bisogna
intenderci.
Spiego.
C’è un giovane di 18 anni che dopo due mandati circoscrizionali, che per motivi
politici durano magari 4 anni l’uno, non può più ricoprire quel ruolo. Bene, a
casa dunque? A 26
anni? Ma mettiamo che sia bravo e onesto, perché a casa e non parlamentare? A casa comunque? Significa che in termini di due legislature i migliori saranno a casa e toccherà alle seconde file e poi ai meno capaci, e infine agli incapaci puri. Quindi un potere assurdo al portavoce, al figlio, all’amico, al figlio dell’amico. Ragazzi non è democrazia è Grillo Pot.
Uno vale uno.
anni? Ma mettiamo che sia bravo e onesto, perché a casa e non parlamentare? A casa comunque? Significa che in termini di due legislature i migliori saranno a casa e toccherà alle seconde file e poi ai meno capaci, e infine agli incapaci puri. Quindi un potere assurdo al portavoce, al figlio, all’amico, al figlio dell’amico. Ragazzi non è democrazia è Grillo Pot.
Uno vale uno.
paolosenzabandiere
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