9 novembre 2014

(47) CHIARA

(47)
04/11/14
Introduzione alla lettura
 
 
 
 
Tre poesie per Chiara. Un blogger sul Fatto, che si definisce poeta, scrive una poesia abbastanza cattivella su una certa Chiara, tra le righe più che la rabbia di un innamorato deluso ci sento la voglia di usare questa Chiara per esercitare la sua capacità, o presunta tale di usar bene la penna.
 
 
Di seguito la poesia del blogger, la mia di risposta, e poi la successiva direttamente a Chiara che mi aveva dato un suo mi piace.
 
 
Chiara
Il tuo nome è luce
Ma sei buia dentro
Chiara.
Hanno paura i lupi
della tenebra che ti porti
ed i vampiri
quand’anche tutte
le candele al mondo
avvampassero all’unisono
e gli accendini dell’universo
intero e i maestosi fari
che sono di salvezza
ai marinai perduti
le torce
i fulmini del cielo
non ci stan cazzi, Chiara
il Sole stesso ti guarda con sgomento
hai un buio pesto più buio
del dentro della terra
più spesso del cemento.
Ti temono le stelle
avezze al nero siderale, Chiara.
Chiara
baciare le tue labbra
è come limonare con la notte.
 
 
                                                                       xxx
 
 
A Chiara grande mistero
in una umana penombra,
dal tagliente Catalo
umanamente rifiutata,
come se il tuo cuore
fosse ad ogni sentimento poco aduso.
Chiara come meretrice del mondo
che un cuore mai mercenario
non sa comprendere, e non vuole sopportare.
O solo una Chiara bramosa d’esser di passione accesa
e che si ritrova accanto a colui
che per i suoi soli versi di passione s’appaga?
Chiara ti vorrei incontrare
Per dare ragione al poeta
o per riderne con te
riscaldato dalla tua passione
mai prima compresa.
A Chiara che mai incontrerò
restando nel dubbio che tu sia
stella siderale di prima grandezza
o donna di cui un uomo in mille giochi preso,
non ha saputo riconoscere la profonda bellezza.
 
                                                                    xxx
 
Mi permetto di scriverti e lo faccio tramite un tuo post vecchio  ma il tuo mi piace alla mia “non poesia” e sentirti postar di notti nere, mi fanno pensare che sono di fronte alla Chiara che ha ispirato il sommo vate. Beh, ragazza che dire, per una che non suscita passioni tanto sei “algida e fredda” avere un poesia e una non poesia non è poi tanto male. Ne arriva una terza…
 
Un consiglio alla Chiara che non conosco
 
Alla Chiara che mi balena a tratti davanti,
vagamente descritta dal fiele amaro
che le viene versato addosso
da un amante tradito o solo ferito,
deluso dalla Chiara che non lo ha saputo capire,
che non ne ha compreso l’estro,
la grandiosità dell’artista,
o solo la piccolezza dell’anima.
 
 
Alla Chiara che nelle notti senza luna
cammina, testarda,
pensando di conoscere la strada
e il cuore degli uomini.
Alla Chiara a cui non avrei mai postato
se avesse scritto altro da un pudico “notti nere”;
a questa Chiara un consiglio:
nella magia della notte
non restare mai senza quella lampada magica
che ti faccia luce nell’anima degli uomini
oltre la foresta intricata delle parole
e ascolta solo il tuo cuore
che di chiacchiere è pieno il mondo.
 
Non devi pensare nulla e sentirti in imbarazzo per nulla, potrai solo vantarti come colei che ne ha avute tre in una notte sola, meno nera del solito;  almeno le tue sono poesie e “nonpoesie” e non capita a tutte le donne.     Ciao.
 
E poi la Chiara che posta si fa di nuovo viva, per dirmi che lei non è la Chiara della poesie, ma almeno la terza poesia chi gliela toglie?
……Alla Chiara a cui non avrei mai postato
se avesse scritto altro da un pudico “notti nere”;….
 
 
                                                     Paolosenzabandiere
 
 
 
 
 
 

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