13 maggio 2013

(30) LO IUS SOLI E IL PIDDI’. ALLENARSI SERIAMENTE PER PERDERE, COME SEMPRE

Maggio (30)
Introduzione alla lettura
11/05/13
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     Conosco ragazzi che hanno votato per Sel che al solo sentir parlare dello ius soli si fanno venire l’orticaria e posso immaginare quanto siano contenti di questo argomentare tutti quei milioni di elettori che, schifati dalla lega o dal piddielle, non sono andati a votarli. Come riportarli all’ovile e farli votare, anche se con il mal di pancia, per i loro vecchi partiti? No problem, c’è come sempre il piddì che a far favori a Silvio ci pensa tutto il santo dì.
     In politica ci sono, come in tutte le altre attività umane, delle tempistiche da cui non si può prescindere. Se quello che tu ritieni giusto è fortemente minoritario nel paese dovrai essere così intelligente, accorto, da comprendere che a un mese, o foss’anche a un anno dalle elezioni, l’argomento lo lasci da parte per riprenderlo dopo averle vinte,  ‘ste benedette elezioni! D’altronde è troppo difficile comprendere che un poliziotto che avverte un malvivente che tra un mese lo arresterà, non fa proprio il suo dovere? Cosa pensate troverà il poliziotto ciarliero e imbecille tra un mese ad attenderlo trepidante?
     Il signor Letta del piddi, nipote dell’altro Letta del piddielle, per portarsi avanti con i compiti ed avere buone probabilità di prendere sonori schiaffi alle prossime elezioni, lui e il suo partito, ne ha escogitata una delle “loro”. Lui e il suo partito quando si tratta di organizzare una sconfitta elettorale non si fanno mancare nulla.  Quindi una donna di colore come ministro dell’integrazione che pensi, giustamente in un periodo di crisi, a portare avanti la battaglia sullo ius soli, può essere una buona cosa. Quale migliore occasione e favore per il signor Berlusconi? Il “grande e perseguitato statista” appoggerà il governo Letta avendo un unico pensiero, tenerlo in vita fino a quando non gli converrà andare all’elezioni, e di certo le accortezze del piddì lo aiuteranno, eccome se lo aiuteranno!
     Debbo ricordare a qualcuno che lo ius soli non è legge in nessuno dei democratici paesi europei? Personalmente credo che lo ius soli sia una profonda sciocchezza ma da qui a penalizzare i ragazzi che nascono e/o vivono in Italia ce ne corre. Penso che coloro che abbiano frequentato anche solo il ciclo della scuola dell’obbligo abbiano il diritto di diventare cittadini italiani, anche se non sono nati in questo paese. Non si può educare qualcuno come se fosse un cittadino italiano, fargli studiare la lingua, le leggi, fargli imparare l’inno, e poi beffardamente farlo tornare nel paese d’origine dei propri genitori, dove molto probabilmente sarebbe un senza radici. Lo stesso dicasi per chi lavora da anni in Italia e in questo paese paga le tasse.
    Tutto queste per far comprendere che non sono mosso da paure nei confronti del diverso da ributtare a mare. L’unica paura che ho è nei confronti degli sciocchi, in tutte le loro accezioni, grandi, piccoli, bianchi, neri e via discorrendo. L’esser semplicemente e casualmente nato in un preciso luogo geografico non trasforma nessuno in un cittadino di quel paese. Il piccolo talebano, figlio di talebani, casualmente nato in Italia, non sarà mai cittadino italiano. Per diventarlo è necessario un percorso di avvicinamento che i suoi genitori non vorranno mai fargli fare. Purtroppo  il buonismo è una brutta malattia di cui una parte della sinistra italiana è profondamente malata. Il buonista è colui che non avendo cuore e palle per decidere chi salvare lascia che una scialuppa in cui possono avere posto, e salvarsi, 70 persone, sia al contrario assalita da centinaia di disperati, che ovviamente affogheranno tutti, insieme alle settanta che potevano essere salvate.
     Altra piccola complicazione dovuta al buonismo demenziale. Queste persone spostano, con i loro comportamenti fintamente antirazzisti, l’asse politico italiano sempre più a destra. I buonisti di sinistra, con la loro fotocopia, i buonisti cattolici, a parole sono contro il razzismo ma poi nei fatti  sempre lì a dare una mano a chi gli stranieri li vorrebbe tutti affogare, aiutandoli politicamente senza vergogna e senza pudore, e spesso dandogli pure il voto.  Non si comprende? Esempio: Il buonista cattolico della Caritas che poi dava il voto a Silvio che era alleato all’Umberto che voleva mitragliare le navi degli emigranti, come lo volete chiamare, sveglio di cervello?
                                                                 paolosenzabandiere


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