30 dicembre 2012

(93) GIUDICI CONTRO LE LEGGI

Dicembre (93)
Introduzione alla lettura
29/12/12
     La legge, le leggi, non sono altro che un insieme di regolamenti complessi che una società civile si dà per regolare i rapporti tra le persone e ovviamente per perseguire chi trasgredisce le regole. Naturalmente  questo deve riguardare anche chi mette in atto comportamenti fraudolenti a danno di altri, al solo scopo di ottenerne un tornaconto personale. Un giudice che non comprende quanto sia fondamentale quanto detto a mio parere si mette di fatto contro la legge. Qualche giorno fa due giudici del Tar hanno prodotto due sentenze opposte. Si era in presenza di due ricorsi di diverse società che vendevano prodotti alle varie Asl e che si erano visti bloccare contratti che giudicare inopportuni è il minimo che si possa dire…..

 
GIUDICI CONTRO LE LEGGI.
    Il governo del discutibile Monti fa comunque un manovra di spending review per risparmiare qualcosina, visto l’assurdo divario di prezzo per materiali identici acquistati dalle varie Asl italiane. Per una siringa, banale ma necessario strumento di lavoro per tutte le strutture sanitarie italiane, si va dai tre, dico tre centisimi di costo per alcune strutture,  fino  all’esorbitante cifra di 63 centesimi di altre. Ovviamente non ha alcun  senso pagare 63 quello che altri pagano 3. Il ritardare pagamenti da parte di qualche Asl può portare ad un aumento del 20, del 30 per cento, ma qui siamo in presenza di aumenti di 21 volte!!!
     È evidente che a questo mostruoso prezzo di 63 euro possono concorrere comportamenti  “poco cristallini” messi in atto da entrambe le parti contraenti.
    Come è possibile che un giudice del Tar respinga il ricorso di alcune società farmaceutice/sanitarie e un suo collega al contrario lo accetti senza considerare l’evidente dolo dato proprio dal prezzo assurdo. Qualche giurista di “facili costumi  giuridici” potrebbe obiettare che se non c’è la prova della truffa non si può procedere contro le persone. Io credo che non sia cosi. Tre centesimi contro 63 stanno lì a dimostrarlo. D’altronde sfido qualsiasi giudice ad assolvere un “cassettaro” dopo che le sue impronte sono state trovate nel caveau di una banca svaligiata, solo perché non è stato trovato il bottino.
                                                                 paolosenzabandiere

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