6 dicembre 2012

(88) LA CONSULTA E UNA SENTENZA ANNUNCIATA - “ER SOMARO GIURISPRUDENZIALISTA” (poesia).

Dicembre (88)
Introduzione alla lettura
03/12/12

     Come pensate che abbiano votato i 5 giudici costituzionali eletti tra le varie magistrature nella diatriba tra Napolitano e i giudici palermitani? E come pensate che abbiano votato i 5 magistrati eletti dal Parlamento, e quindi dal piddìelle e dal pìddi. Non ne avete idea? Se è così certamente non saprete neanche come avranno votato i 5 giudici costituzionali nominati dal Presidente della Repubblica. Resta il fatto di come la legge delle leggi, al di là delle sue splendide enunciazioni, ha dei meccanismi procedurali che dire inadeguati è dir poco. Visto che la Costituzione di cui comprendo gli enormi limiti non l’ho fatta io, signor nessuno, ma una pletora di dotte scimmie, dedico loro una poesia naif, ovviamente in romanesco, per dire quanto non hanno capito un c.... di come si fanno le leggi. Ovviamente questa mia è dedicata anche a quell’altro esercito  di  dotte scimmie che in oltre 60 anni hanno straparlato di Costituzione esaltandone le qualità senza comprenderne mai gli evidenti difetti. Una domandina a Napolitano. Visto che lei, facendoci peraltro una bellissima figura, è già stato intercettato in una telefonata con Bertolaso, dove sollecitava interventi a favore dei terremotati aquilani e non ha avuto, allora, nulla da ridire, perchè solo oggi, con le sue quattro telefonate con Mancino,  con colui cioè che era indagato per la trattativa tra stato e mafia, si accorge dei suoi diritti lesi dai giudici di Palermo?
 



  
 3 dicembre 2012

ER SOMARO GIURISPRUDENZIALISTA

Passeno tutto er tempo de ‘a loro trista gioventù
a studià  leggi su leggi, fino a nun potenne quasi più.
I più saccenti, i padri de ‘a patria nostrana,
so’ chiamati  ‘gni tanto a rifà  ‘a legge delle leggi, ‘a Costituzione Itajana.

E essenno somari, sia pur gran giuresprudenzialisti,
‘a fanno bella, bella, pe’ perculeggià ‘i pori cristi.
Tutti i cittadini so’ uguali di fronte alle leggi,
poi s’aritrova sempre chi, tra servi e paggi,
campa de prepotenza in ‘sta terra strana e bella,
dove se so’ inventati ‘na Costituzione che nun balla.

Si perché ‘sti citrulli giurisprudenziali
hanno creato ‘sta legge senza uguali.
Piena d’enunciazioni, belle cose e formalità,
ma co’ neanche un grammo de pena pe’ er ribardo che la vò attentà.

Ora ‘o comprenne puro uno che nun ha mai studiato
che inventasse’na Corte Costituzionale così è proprio da ‘mbranato.
Se su quinnici giudici, 5 li elegge er parlamento,
e  n’artri  5 er Quirinale , quer  gran  portento,
basta che ‘sti giudici siano espressione de ‘na stessa maggioranza
e pe’ a Costituzione so’ dolori e  tanti mar de panza!


È corpa de Sirvio pè tanto stravorgimento?
Ma quanno mai, lui è stato solo ‘n gran paravento.
Ha solo trovato ‘sta facile autostrada
che j’hanno acchittato e scimmie dotte de ‘sta cazzo de contrada.


paolosenzabandiere


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