22 febbraio 2012

(15) SALVANO LA GRECIA PER SALVARE SE STESSI. CI RIUSCIRANNO?.

Febbraio (15)
Introduzione alla lettura
21/02/12

     Quando si è sulla stessa barca è difficile pensare che possa affondare Tizio e non Caio. Questo non è l'ennesimo, disperato tentativo, di salvare un paese con i conti in disordine, è molto di più. Il default della Grecia sarebbe solo l'accendere una miccia che porterebbe non solo all'implosione dell'Europa dei mercanti e non dei popoli, che questi governanti incapaci hanno contribuito a costruire, sarebbe molto più grave. Sarebbe l'inizio del rompete le righe che coinvolgerebbe tutto l'assetto economico mondiale, nessuno escluso. Questa non è la storia dell'Argentina, il fulmine a ciel sereno, irripetibile nel resto del mondo,  questa è la storia di una tempesta economica perfetta, che i nostri governanti stanno contribuendo a far scoppiare in maniera ben peggiore del 1929.....
 

SALVANO LA GRECIA PER SALVARE SE STESSI. CI RIUSCIRANNO?

      Il buonsenso, questi sconosciuto! Chi ci governa non sa neanche di cosa sia fatto. Il buonsenso non è la capacità di non sbagliare mai, ma la possibilità di comprendere dai propri errori e dagli errori degli altri, per non commetterne di nuovi, e di più gravi. Anche i burattini senza cervello, i creduloni che pensano di poter seminare 5 monete d'oro per raccoglierne il giorno dopo 3.500, anche i Pinocchio, riescono a comprendere di essere stati presi in giro e potranno continuare a commettere mille errori, ma non commetteranno più gli stessi, non crederanno più che seminando 5 monete nel campo dei miracoli.........ecc. ecc.

     Tutto questo i nostri governanti non lo comprendono e per questo stanno creando i presupposti per la più grande crisi degli ultimi cento anni. I livelli di indebitamento nel mondo sono tali da far impallidire il rapporto di indebitamento della società americana tutta nel 1929, che era di 2,7 volte il pil, e che ha fortemente contribuito allo sviluppo di quella crisi; ora con oltre il 400% di debito è chiaro che siano preoccupati, estremamente preoccupati. Non c'è nazione sviluppata che non abbia un debito pubblico/privato intorno al 300%, quando non sia ben maggiore, come Usa , Giappone, Inghilterra, ecc. E' naturale che siano preoccupati per ogni singolo paese in procinto di fare default, fosse anche la piccola Grecia, non possono permetterselo.

     Ovviamente il prestare altri soldi a dei paesi nei fatti già falliti, non aggrava più di tanto una situazione già drammatica. Un organismo che con pochi grammi di veleno cessa di vivere,  non starà certo peggio se la dose di veleno sarà maggiore, aumenta solo la certezza della sua fine. Cambiate la parola veleno con debito e vi accorgerete che la situazione non cambia di molto. C'è da  dire che gli altri, i paesi virtuosi, i paesi cioè con un debito mostruoso ma non così tanto come il paese di turno sotto accusa, sperano con questo loro intervento di risolvere, o meglio di allontanare nel tempo, il redde rationem, sperando che le cose, in un modo o in un altro si sistemino come lor signori auspicano. Pensano, da mostruosi incapaci quali sono che si possa uscire fuori da un'incredibile crisi scoppiata per il troppo debito, aiutando gli oltremodo indebitati citttadini con il soccorso di un altro incredibile debito, stavolta contratto dagli stati.

     Ma non ci sarà nessun 7° cavalleria a salvare in questo modo la pericolante economia mondiale, anzi sono proprio questi interventi inappropriati, che anziché limitare i pur ingenti danni, riusciranno a trasformare in macerie anche situazioni che altrimenti si sarebbero salvate.

                                                      paolosenzabandiere

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