5 giugno 2009

DUE PAROLINE SU VELINE E VOLONTARI

Giugno (40)
Introduzione alla lettura
05/06/11

Si racconta, che anni fa, prima di entrare in politica, ad una riunione di Publitalia, di fronte ai suoi venditori, esternasse una sua, debbo dire purtroppo geniale, intuizione. Il telespettatore è come un bambino di 11 anni. E il bello è che ha creduto tanto in quella cosa che non solo ci ha costruito un impero, ma ha purtroppo cambiato il modo di ragionare, di pensare, di una bella fetta di società italiana.

DUE PAROLINE SU VELINE E VOLONTARI

Ha creato dal nulla una società finta, di plastica, dell'apparire in cui nulla è vero, in cui tutto è finto, rifatto. Schiere di veline, di tronisti, in guerra con se stessi, con i loro corpi ridicoli, tanto sono massificati, identici gli uni agli altri, sono il suo popolo adorante. Ma come capita a molti sovrani anche Lù, il padron de tut, non è poi tanto diverso dai suoi sudditi. Anche lui si è, diciamo plastificato. Non si contano le plastiche facciali fatte, i capelli trapiantati, ecc. Il partito di plastica è la naturale, ovvia soluzione al suo modo si essere di pensare e di avere rapporti con gli altri. La bellezza per lui, il voler apparire giovane a tal punto da rasentare il ridicolo, tanto è innaturale il suo atteggiamento, diventa una ricerca ossessiva da curare in ogni modo e da essere un metro con cui valutare i rapporti con gli altri..
La candidatura delle veline è la logica conseguenza di questa finzione portata a modello di vita. Le veline forse non saranno credibili come politiche ma sono belle e sono un piacere per gli occhi e forse non solo per gli occhi........, per l'appunto bisognerebbe chiederlo a chi le candida. E poi candidare una persona che sappia fare politica, che sappia quali sono i problemi della gente e come risolverli può essere un problema, anche per il principe. Volete mettere una tipa che comprende di essere stata messa lì solo per volontà del capo e che per questo deve ringraziare solo lui. La sua condiscendenza, la sua gratitudine verso chi l'ha fatta prima velina e poi personaggio politico sarà totale. La cosa ovviamente sarebbe diversa se dovesse eleggere che so, un volontario di quelli che dopo il lavoro continuano a prodigarsi per gli altri, magari pure ferrato su vari argomenti. Questi potrebbe avere agli occhi dello Chevalier parecchi difetti. Conoscere appunto i problemi ed essere capaci di fornire soluzioni, potrebbe essere una persona normale e non plastificata come sono i suoi canoni di bellezza e potrebbe pure rivoltarsi contro il Capo se questi dovesse fare o dire qualche stupidaggine.
La politica per Lù, il padron de tut è semplice, primitiva, padronale. Non è neanche un suo difetto, in senso stretto, ma una semplice caratteristica. Come tutti i proprietari di qualcosa può stare pure a sentire i consigli degli altri ma poi decide lui e contrapporsi ogni volta al suo pensare, significa andare ad uno scontro, cosa che in un azienda è impossibile. Per la verità in un'azienda ti puoi anche scontrare con il titolare per una o più volte ma poi alla fine o sei promosso perche sai trovare soluzioni originali o te ne vai o sei cacciato. Questo è S.B., un padrone che vuol comandare, il problema è che un signore così non sarebbe mai dovuto entrare in politica.
Confrontarsi con chi la pensa diversamente è impensabile per certi tipi. Per loro la politica non è confronto con gli altri, al contrario chi la pensa diversamente deve essere eliminato o messo in condizione di non nuocere e tutto è propedeutico a ciò. Vi ricordate quando governava il centro sinistra e lui ed i suoi giornalisti a dipingere una situazione per loro economicamente catastrofica e poi arriva una crisi vera, la più grave dal 1929, a mio parere più grave del 1929, e con occhi non proprio amichevoli è lì a prendersela con quei comunisti menagramo che descrivono una situazione tragica che non c'è. Allegria gente e soprattutto consumate!
Quello che non si riesce a spiegare, o meglio che i politici a lui contrapposti fanno finta di non capire, è come milioni di persone, forse la maggioranza del paese, che non sono disposte a truccare le carte o il proprio corpo, che si accettano per come sono e per l'età che hanno, che amano il loro lavoro e usano la propria intelligenza per migliorare la propria vita, possano in parte farsi abbindolare da tali personaggi. Io una risposta l'avrei e non è certo favorevole a questa classe politica, tutta. La scandalo dei rifiuti di Napoli, quello che ha dato un grosso, essenziale contributo alla vittoria elettorale dello Chevalier, sta lì a dimostrarlo. Ha pagato politicamente qualcuno per quello? Se qualcuno pensa che il solo guardare con sufficienza i comportamenti del nostro e riderne basti a disennescarne le potenzialità negative si sbaglia di grosso. Il nemico non è, o meglio non sarebbe così pericoloso se all'interno dell'area che lo dovrebbe contrastare non ci fossero comportamenti collusivi o di totale incapacità a governare anche cose elementari come i rifiuti, o peggio ancora di completa totale omertà con chi quei disastri ha provocato.
Non c'è niente di più certo di una sconfitta in battaglia per chi non fa nulla per vincere la guerra.
paolosenzabandiere

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