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09/01/15
Introduzione alla lettura
Questa
sembra essere la cronaca di un disastro annunciato. Almeno uno dei
due terroristi era stato in Siria. La polizia lo sapeva e gli è
sembrato fosse giusto non procedere.
Malgrado
questo la criminale dabbenaggine dei due è del tutto evidente. Hanno
inizialmente sbagliato indirizzo, uno dei due si è perso una scarpa
e cosa clamorosa, quasi da riderne se la storia non fosse drammatica,
ci troviamo in presenza dell’unico terrorista con carta di identità
al seguito, e poi se la perde pure. Forse aveva paura dei controlli
della polizia?
Già
la polizia. In tutta Europa non c’era un obiettivo più ambito di
questo a parte ****. E che il giornale non sia stato adeguatamente
sorvegliato considerando che già aveva subito attentati si può
definire solo “disattenzione” criminale.
Sembra
che i servizi segreti algerini avessero avvertito il 6 gennaio che
era in preparazione un attentato.
Ovviamente
questa è una crisi fortissima, qui c’è gente che vuole scatenare
guerre di religione ma proprio in questi momenti di crisi possiamo
vedere che in quell’area calda del medio oriente, ma anche in
Europa, il rifiuto di questi criminali che si arrogano il diritto di
uccidere, stuprare, schiavizzare, in nome di Dio, sta muovendo sempre
più uomini, donne, di religione curda, yazida, scita, cristiana, e
anche sunnita, che di questi folli non ne vogliono più sapere.
Forse non si collega la cosa, ma il poliziotto giustiziato sul
marciapiede era mussulmano.
paolosenzabandiere
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