13 marzo 2012

(22) CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE MAFIOSA. È REATO EVIDENTE..

Marzo (22)
Introduzione alla lettura
10/03/12


    Questo è uno strano paese, il paese degli eccessi. Ci sono giudici, pochi, per cui fare il proprio dovere, a costo della vita, è un elemento irrinunciabile, e ci sono giudici, neanche tanto pochi, che non contenti dei pingui stipendi che gli vengono accreditati ogni mese, arrotondano con attività non proprio lecite, come il farsi comprare, alias vendere le sentenze al malavitoso di turno, e tante altre belle cose di questo tipo. Spesso il cittadino si trova spaesato di fronte a giudizi che sentenziano al contrario di quanta stabilito nei gradi precedenti. Si resta quantomeno perplessi quando personaggi accusati di essere mafiosi vengono condannati all'ergastolo, o a vari ergastoli, in prima e seconda istanza, e poi queste sentenze vengono vanificate in Cassazione perchè magari ad un avvocato, di quell'esercito di avvocati al servizio degli imputati, non era stata mandato l'invito a presenziare al dibattimento, per distrazione ovviamente, visto che il dolo nella mancata consegna, pur possibile, è difficile da provare, ledendo così nei fatti il diritto alla difesa, diritto che non può essere negato a nessuno. Quindi che ci siano dei giudici di Cassazione che annullino o rinviino processi, con tutti i pericoli di prescrizione, perchè il diritto alla difesa non è stato possibile esercitarlo lo comprendo, anche se ripeto prima dell'annullamento per questi motivi, andrei a vedere perchè, per fare un esempio, la raccomandata che doveva arrivare non è arrivata. Considerando il rilevante interesse degli accusati a non farla arrivare, e in tema di mafia stiamo parlando di un'organizzazione che qualche potere lo detiene, qualche sospetto dovrebbe esserci, e forse qualche volta sarebbe il caso di aprire un'inchiesta per il probabile nuovo reato, piuttosto che annullare un processo perchè all'avvocato Tal de Tali non è arrivata la letterina.  Ma a mio parere nel processo contro Dell'Utri, si è andato oltre il rispetto delle pur necessarie garanzie per l'imputato.....







CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE MAFIOSA. È REATO EVIDENTE..



     Qui non voglio discutere il garantismo, spesso solo formale, con cui la Cassazione può annullare delle sentenze. Se si esclude la possibilità del dolo, anche mancati avvisi possono, come detto e giustamente, portare all'annullamento di processi. Delle argomentazioni che hanno indotto i giudici di Cassazione a rinviare alla Corte di Appello, non invalidare, il processo contro Dell'Utri, si potrà parlare quando saranno rese pubbliche. Qui voglio parlare di altro. Delle affermazioni del pg della Cassazione, Francesco Jacoviello, inerenti il concorso esterno. Il definirlo: “...è ormai diventato un reato indefinito a cui non crede più nessuno....”, credo possa essere definita un'affermazione grave. È vero che è un reato voluto da Falcone e Borsellino ma è altrettanto vero che la sua istituzione va a chiudere un vulnus di complicità di fatto, fino ad allora permesso dalle smagliature del codice penale e dalle evidenti collusioni di un parte non secondaria delle istituzioni, con il potere mafioso. .

     Debbo ricordare la pletora incredibile di politici che fino a quel momento addirittura affermavano la mafia non esistere? Debbo ricordare i poliziotti, carabinieri, finanzieri, uomini dei servizi, magistrati, funzionari delle varie amministrazioni, che erano organici alla mafia pur non essendone direttamente affiliati? I due giudici assassinati hanno solo fatto il loro dovere e proposto una legge che non è una forzatura giustizialista ma, al contrario, il giusto tentativo di sanare un'evidente carenza legislativa, che nei confronti di alcuni è, è stata, solo manifesta complicità, per tanto, troppo tempo.

     Per chi non comprende o non vuole comprendere è necessario fare alcuni esempi. Coloro che vorrebbero abolire questa legge, affermano che ci sono già leggi esistenti per contrastare i singoli reati, non vogliono capire la peculiarità dei reati collegati alla mafia. Un poliziotto della stradale che si fa corrompere dall'automobilista di turno per non sanzionarlo, commette ovviamente un reato. Ma può essere punito allo stesso modo di un poliziotto che è corrotto dalla mafia, visto che anche prima della legge che istituiva il concorso esterno c'erano leggi contro la corruzione? Pur avendo commesso entrambi un reato dello stesso tipo la differenza, nella gravità di quanto fatto, è enorme. Il primo poliziotto commette quel reato e basta, punto. Il secondo, al contrario, fornendo favori e/o notizie sensibili all'organizzazione criminale, mette a repentaglio la vita di cittadini, dei suoi stessi colleghi onesti, e solo per non aver contribuito materialmente a qualsiasi forma di assassinio, lo vogliamo condannare allo stesso modo del suo collega della stradale? Ma scherziamo?

     Un politico che viene eletto con i voti della mafia, non viene di certo favorito da questa organizzazione per la sua bella faccia.   Ovviamente chi ha garantito la sua elezione si aspetta un'attenzione, dei vantaggi, dei ritorni economici che, trattandosi di un organizzazione che esclude al suo interno educande di qualsiasi fede e colore, saranno concessi al di sopra delle leggi e a danno dell'intera comunità. Tutto questo con la possibilità non remota che chi si opponga al progetto mafioso sia fatto segno a ogni tipo di violenza. E qualcuno vuole ancora, al di là di tutti i garantismi pur necessari (leggasi prove certe della partecipazione, anche se  da esterno, ad un progetto malavitoso) dare una mano, come è stato fatto per decenni, all'organizzazione criminale? Ma la giustizia non è alla base, in ogni stato democratico di quel complesso sistema che cerca di difendere il cittadino, ogni cittadino, da tutti coloro che commettono un reato, a maggior ragione se lo fanno all'interno o appoggiando un'organizzazione che ha come attività primaria quella di delinquere? Ogni operatore della giustizia dovrebbe ricordarselo, prima di parlare.

                                                              paolosenzabandiere




Nessun commento:

Posta un commento