7 maggio 2010

“GIOVINEZZA AL POTERE”


Chi non vorrebbe dei giovani a decidere, dei giovani a governare le sorti del proprio paese, a modificare un sistema politico ed economico che sembra fatto apposta per non garantire nulla alle nuove generazioni? Credo che quasi tutti siano d'accordo nel volere una ventata di aria nuova nell'asfittico panorama politico italiano.

Allora tutto bene? Giovinezza al potere? Certo è un bello slogan, non c'è che dire e tra non molto, a maggio, i signori che lo hanno ideato faranno una manifestazione nazionale sul tema. Tutto a posto dunque? Non proprio.
Se questo mondo governato da molti vecchi e da pochi giovani, spesso vecchi dentro, non è un granchè, il mondo a cui si richiama la “giovinezza” di Blocco Studentesco, peraltro con scarsisssima fantasia, è lo stesso a cui parlava, forse sarebbe il caso di dire straparlava, il regime fascista, a questi signori sì caro. Qualcuno vuole ricordare a questi epigoni di “giovinezza giovinezza” come sono finite le illusioni della gioventù di allora?
Dopo anni in cui il regime, come in un'ignobile tragicomica commedia, incitava gli italiani tutti a prepararsi alla guerra “fottendo” per dare più braccia per le famose otto milioni di baionette e dopo che nei sabati fascisti si scimmiottava la guerra con i moschetti di legno, arriva il redde rationem. Perchè mentre il regime di Pulecenella si preparava alla guerra con queste buffonate, il suo alleato tedesco, con mostruosa serietà teutonica, non solo non straparlava di guerra ma la preparava, purtroppo, con criminale determinazione.
Vogliamo dire cari dirigenti di Blocco Studentesco, anche ai vostri ragazzi, di come è finita la giovinezza e la gioventù italiana di allora? Vogliamo parlare delle centinaia di migliaia, forse un milione, di ragazzi morti nei campi concentramento, perchè colpevoli di essere solo di un'altra religione o di professare idee diverse? Vogliamo parlare dell'onore dell'esercito italiano, condotto dal maramaldo nostrano, che nella battaglia contro l'esercito francese in rotta, a Col di Tenda, riesce a dare ai francesi la loro unica vittoria nella 2^ guerra mondiale?
Vogliamo parlare delle centinaia di migliaia di giovani morti per una patria che li aveva illusi, magari combattendo in Russia con le scarpe di cartone e d'inverno, per la gioia truffaldina dei soliti italici profittatori di regime? Di un paese provato dalla fame e dalla guerra civile? Vogliamo parlare delle vittime dei bombardamenti? Di un terzo delle abitazioni distrutte dai bombardamenti, appunto, o fatte saltare nel corso della ritirata nazi-fascista?
Una domanda voglio fare a voi dirigenti, solo a voi dirigenti di Blocco Studentesco, perchè sono convinto della buonafede di molti vostri simpatizzanti. Voi che nei vostri comportamenti, nelle vostre parole non perdete occasione di rimpiangere quel regime che questi disastri ha prodotto, ma veramente rimpiangete quella “giovinezza al potere”? Un regime che scatenando con altri una guerra mondiale portò, per le sue assurde brame di potere, milioni di giovani due metri sotto terra.
 
paolosenzabandiere

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